Lui & Lei
Inaspettatamente
di Curioso917
25.12.2024 |
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"Incredibile ma alle sue parole mi sciolgo, ormai accanto al camino si sta bene, ci spogliamo guardandoci fissi negli occhi, al riverbero delle fiamme il suo..."
Inaspettatamente Credo di non aver mai fatto del male a nessuno, certo certe mogli non la penserebbero così ma come si dice occhio non vede cuore non duole.
Mi prostituisco ma lo faccio più per passione che per soldi,ho una solida posizione economica, genitori ricchi e un avviato studio di architettura, potrebbe sembrare strano per un escort di lusso ma mi considerano tra i migliori architetti sulla piazza della capitale.
Ristrutturo antiche dimore e palazzi d'epoca per riportarli all'antico splendore, costruire case che non deturpino il paesaggio,e scopare facendosi pagare da uomini che qualcosa di grosso l'hanno solo nelle mutande sono le mie passioni e non sempre in quest'ordine .
La natura con me è stata generosa,al secolo Leandra,alta 1.75 un viso da incorniciare,una massa di capelli biondissimi e due occhi grandi di un azzurro gelido che quando li fisso metto in difficoltà chiunque.
Ho fatto sesso completo la prima volta a quindici anni,mia madre per evitare cattive sorprese dopo che il ginecologo le ha riferito che non ero più vergine mi ha fatto assumere la pillola per evitare scandalo e nipoti indesiderati.
Il primo è stato il classico belloccio della scuola,non ho provato un granché ma poi un compagno timido e bruttino ci ha sorpresi a trobare in palestra, è scappato pieno di vergogna come se fosse colpevole di qualcosa.
Il bulletto rideva io un po' preoccupata di finire sul gazzettino, alla prima occasione lo fermo e l'affronto.
"Se dici a qualcuno quello che hai visto ti stacco un orecchio a morsi”,il poveretto diventa piccolo piccolo e giura di non dire nulla,capisco di averlo in pugno e rincaro la dose.
“Non c'è niente con quel cretino , l'ho fatto solo per soldi e l'idiota va in giro a vantarsi di avermi conquistata,non sono sua ne di nessuno altro ,faccio sesso solo con chi mi và e mi faccio pagare”, giro i tacchi e me ne vado,il ragazzotto resta imbambolato,ma non ho potuto non notare che quando gli ho detto che se uno mi piaceva e era disposto a pagarmi poteva fare sesso con me,il bozzo sui pantaloni è cresciuto a dismisura,e la cosa mi ha incuriosita e inorgoglita.
Il giorno dopo a scuola ogni tanto lo puntavo,era in imbarazzo sentivo di dominarlo e la cosa mi faceva bagnare le mutandine, durante la ricreazione mi sono avvicinata e gli ho passato un bigliettino,”alle quattro a casa mia,mi spieghi la lezione di storia e porta cinquantamila lire, questo è indirizzo”,legge e sbianca,ma come l'altra volta gli si forma un bozzo sul basso ventre, lo tenevo in pugno ,avrei deciso all'ultimo cosa fare.
Puntuale si presenta,lo porto in camera mia e chiudo la porta,mi porge un mazzo di fiori,carino sono i miei preferiti,mi incollo alle sue labbra,le forzo con la lingua, per un attimo non sa cosa fare, poi segue l'istinto e limoniamo come fidanzatini, tocco il pacco è decisamente più grosso di quello di quell’inetto,mi siedo in poltrona e gli chiedo brusca di spogliarsi.
Alla vista della verga sgrano gli occhi,c'è l'ha più grosso di mio padre che spesso spiavo quando era in bagno,una mazza lunga e nodosa ,una cappella che sembra un fungo e un diametro impressionante.
A stento faccio la superiore,mi lecco le labbra contemplando tanta abbondanza,per la prima volta sento l'impulso di prenderlo in bocca e sentirne il sapore,:”lascia i soldi sul comodino e avvicinati,della lezione ci occuperemo più tardi”.
Si avvicina con quella meraviglia a pochi centimetri dal volto, faccio saettare la lingua sul buchino umido di precum,il sapore mi piace,il ragazzino è lavato e profumato,mi appresto al primo lavoro di bocca.
A fatica stringo l'asta ho sempre avuto mani piccole e affusolate, succhio la punta della cappella e poi la faccio entrare,quasi mi slogo la mascella da quanto è grossa,ne pompo un pezzetto in modo disordinato,ho deciso di sentire il sapore dello sperma e quando mi metto qualcosa in testa la ottengo,lo sego velocemente succhiando come una forsennata,il ragazzo trema e ansima, probabilmente sono la prima ragazza che abbia mai toccato,non resiste molto mi invade la gola con fiotti di sborra calda,quasi mi soffoco e sputo il resto in un fazzoletto.
Il gusto non è male ma non mi aspettavo i getti.
:”po,po,posso vederti nuda”, poveretto è buffo con la mazza flaccida che mi prega,non sono cattiva in fondo è quello che voglio,ma tra mezz'ora rientrano i miei,decido di dargli un contentino certa che con lui il gioco durerà per tanto tempo.
“Ok mi spoglio ma per oggi puoi giocare solo con le tettine, sabato e domenica non si può, lunedì ti faccio leccare la fichetta”alle mie parole la biscia si impenna tesa,mi spoglio tenendo solo le Superga:”dai sbrigati prima che arrivino i miei,succhiami i capezzoli e se sei bravo ti faccio una sega”.
In un attimo afferra le tette,le manipola e succhia i capezzoli, per me' è la prima volta e scopro che mi piace da morire.
Il ragazzo si impegna mi strappa ansimi e mugolii mentre sego quel ben di dio,raggiungo l'orgasmo ,la micetta spruzza brodino, mentre anche lui viene sul mio pancino.
“Cazzo che disastro, vestiti e vattene che devo pulire,ci vediamo a scuola”.
La cosa ovviamente non finisce qui,ogni pomeriggio arriva con i soldi che sicuramente ruba da mamma e papà, sento di tenerlo in pugno e questo mi fa godere come una vacca.
Andiamo avanti per mesi,gli insegno come leccare la passera per fare godere una femmina,lui mi sollazza la passerina e più tardi gli concedo anche il culetto,la prima volta è stato traumatico,piangevo dal male,lui voleva smettere ma la tigna mi ha portato ad insistere,da quel giorno ho capito che è un diverso modo di godere ma grandioso e da allora ho dispensato a piene mani il lato B generosamente, naturalmente a chi aveva la possibilità di pagare.
Poi un giorno non si è presentato,i suoi l'hanno beccato a rubare, è stato bravo non mi ha messa in mezzo,ma da allora mi ha evitato come la peste,ora so che è felicemente sposato e con prole,ha volte provo nostalgia ma non pentimento, in fondo gli ho insegnato come fare godere una donna .
Come dicevo i soldi non mi servono, è un vizio una mania qualcuno direbbe un sindrome,quando scopo voglio sentirmi puttana,sono soddisfatta della mia vita e del lavoro,non mi serve un compagno,quando ne ho voglia trovo chi è disposto a pagare per avermi e questa cosa mi strappa orgasmi incredibili che mi lasciano spossata a rotolarmi da sola tra le lenzuola del mio tre piazze.
Un giorno la compagnia degli sfaticati e ricchi annoiati dove ogni tanto mi faccio vedere decide di organizzare una settimana in montagna in un angolo di paradiso,dove il uno dei rampolli ha comprato e ristrutturato una grande baita con annessa stalla , magazzino e pagliaio,il posto non lo conosco ma il progetto è del mio ufficio.
Marco il proprietario mi chiede di aggregarmi,io non ho voglia di gente noiosa con la puzzetta,ma lui insiste mi dice che il padre ci tiene e che ha altri lavori da affidarmi,a storto collo accetto, è gennaio la baita è in Molise sicuramente sarà tutto innevato, l'idea di lunghe ciaspolate mi stuzzica, tanto loro passeranno il loro tempo tra i negozietti del paese e la discoteca a quaranta chilometri,ho una settimana particolarmente scarica decido ,chiedo ai collaboratori se non c'è niente di grosso in vista posso e decido di andarci prima della comitiva,suo padre è entusiasta mi dà le chiavi e mi chiede se controllo per eventuali modifiche,sto per andarmene quando Marco mi chiede un favore.
Un tizio che non conosce si aggrega alla compagnia ,pare sia una specie di gigolò, che Silvana si porta dietro quando il suo ganzo è all'estero,sorrido pensando a quanto è troia,il suo ragazzo la mantiene come una regina e appena si volta Silvana gli arricchisce il palco di corna,mi è sempre stata antipatica a pelle e adesso ancora di più,il tizio di cui parla è norvegese e in Italia non ha l'auto.
“Capito,capito,dagli l'indirizzo parto dopodomani alle sètte,digli di essere puntuale se no rimane a piedi”, Marco mi ringrazia,sono certa che è gay e probabilmente ha messo gli occhi sul tipo.
Alle sette esco di casa il ragazzo è lì che mi aspetta,si presenta,si chiama Erik il cognome è impronunciabile,parla italiano alla perfezione soltanto la cadenza tradisce le origini nordiche, biondo con gli occhi come i miei, abbronzato come in piena estate,capisco perché Marco sbavi per lui è proprio un gran bel stallone.
Il viaggio è lungo, per un po' stiamo sulle nostre,il traffico scorre,ogni tanto mi cade l'occhio tra le sue gambe,a giudicare dal bozzo deve avere una bestia,ma non intendo andare oltre con un gigolò.
Poi come normale iniziamo a chiacchierare per alleggerire la tensione di guida,non sembra il classico stupido sprovveduto in grado solo di ragionare con l'uccello,poi il discorso si amplia,ad un certo punto gli chiedo perché fa' il mestiere,mi guarda sorridente.
“Non credere che è solo per i soldi è difficile che tu possa comprendere “,’provaci mi hai incuriosita”,”ok è raro che ne parli,sai sono laureato in architettura ho fatto anche qualche lavoro importante dalle mie parti,poi un giorno un amico mi ha invitato a una festa,era piena di donne single la maggior parte tardone,non dico racchie ma niente di ché.
Alcune mi guardavano come fossi un boccone da mangiare,un gruppetto di loro le più zoccole e disinibite hanno continuato tutta sera a provocarmi, a cena si toglievano le scarpe e non viste mi massaggiavano a turno il pacco da sotto il tavolo.
L'amico rideva, conosceva la troiaggine della padrona di casa e delle sue amiche porche , praticamente a fine festa mi hanno rapito e portato in una camera al piano superiore,hai presente la stanza dei giochi,non ho mai visto tanti toy nemmeno in un sexy shop “,’bravo, scommetto che le hai fatte divertire “,”credimi è stata dura ma alla fine erano soddisfatte ognuna a ricevuto la sua razione di sperma nel pancino ma poi è successo qualcosa, avevano frainteso credevano fossi un professionista, ebbene in me' è scattato qualcosa, non saprei dire, ognuna mi ha fatto un assegno sostanzioso e invece di offendermi il randello è diventato pietra”,”ma bravo così si fa',le signore sono rimaste contente dell'omaggio ? “,sorride sarcastico:”posso solo dirti che per qualche giorno hanno avuto difficoltà nel sedersi”.
“Uhm,bella storia e poi”,”ho frequentato altre signore del giro e mi sono reso conto che quando mi pagavano non riuscivo a trattenere la bestia e così ho iniziato a fare il gigolò, prima su siti specializzati in vecchie signore annoiate, poi ho scoperto che anche le ricche trentenni trascurate dai mariti cercavano distrazioni e così ho allargato il giro”.
Si tocca l'enorme bozzo :”spero di non averti scandalizzata”,”figurati ma se cerchi soldi da me caschi male, diciamo che abbiamo le stesse passioni ma io non ho abbandonato la professione”.
“Ah però,architetto di giorno e escort la sera”,”non sempre se trovo il tipo giusto anche a qualsiasi ora del giorno,a portare avanti il lavoro ci pensa il mio staff”.
“Grande,non ci avevo pensato ma no ,non ero abbastanza quotato meglio scegliere una delle due professioni e in questo sono bravo “.
Simpatico e divertente,ho fatto bene a venire,magari l'ho vedrò all'opera con qualche oca strarnazzante del gruppo “dai fermiamoci ho voglia di un caffè,lo pago io ma senza secondi fini”,”temo che un caffè sia poco per questo”,apre la cerniera e mette in mostra il pitone, è una bella bestia di più di venticinque centimetri forse trenta con un diametro importante,mi passo la lingua tra le labbra:”notevole se sei disposto a pagarmi ci divertiamo”, scoppiamo a ridere come due scemi.
Arriviamo a mezzogiorno presso la baita mentre incomincia a nevicare:”Erik ci conviene andare in paese a fare provviste gli altri arrivano domani,non ho portato nulla per l'ospitalità il minimo che posso fare è pensare alle provviste”,”ok ma si fa' a metà se no devo scoparti”.
Altre risate e si và al market del paesino,
“Bene tu occupati del beveraggio io penso alle vivande”, facciamo incetta di ogni ben di dio,salumi,formaggi locali,pasta, riso e funghi sott'olio del posto,lui si occupa dei vini e del prosecco,finita la spesa ci guardiamo prima di pagare:”so cosa pensi,si paga alla romana,te l'ho detto senza soldi nisba”,in realtà me lo farei più che volentieri, uno strappo alla regola non è peccato ma non sarò certo io a dargliela vinta.
Rientriamo alla baita che già è tutto innevato,mi fermo a guardarla:”bella non saprei fare di meglio”,”è opera mia ma è la prima volta che la vedo, l'ho progettata ma è difficile che segua i lavori,sai i miei impegni”.
Altre risate,sono contenta di avermi preso qualche giorno di riposo, Erik è simpatico e adoro la neve,scarichiamo la spesa, Erik fa un scivolone e frana a terra,una risata sguaiata “e tu saresti norvegese”,”scema a Oslo le strade sono pulite”, l'aiuto a rialzarsi e ancora ridendo entriamo in casa.
Dentro c'è un bel calduccio,il padre di Marcello ha acceso il riscaldamento da remoto,giriamo ovunque,sotto il grande stanzone con il camino che troneggia e un grande bagno dotato di ogni comfort,sauna,idromassaggio e una grande doccia,sopra quattro camere ognuna col proprio bagno,ampi finestroni e letti rotondi,direi riuscita bene, l'esterno è completamente rivestito in legno e ben si inserisce nel contesto del paesaggio circostante.
“Bene,domani ciaspolata”,lui guarda preoccupato fuori dalla finestra:”speriamo, c'è ormai poca luce ma nevica in maniera impressionante una vera bufera”,”cazzo, volevo vedere il resto della proprietà senza coglioni tra i piedi”,”ok io resto qui ma non so se ti conviene uscire”.
È inutile dire che non c'è l'avevo con lui,mi imbacucco e apro la porta ,una vera bufera,il vento e la neve mi spingono all'interno:”mi sa che ha ragione il vichingo, speriamo che durante la notte si plachi,che ne dici mangiamo qualcosa,ho preso delle buste di polenta possiamo farla mantecare col formaggio locale”,”ottimo ho una fame da lupo, andiamo ti aiuto”.
Però è bravo per essere solo un oggetto da sesso e poi infondo anch'io lo sono,una bella coppia di matti,devo dire che con lui mi diverto ed è passato tanto tempo dall'ultima volta.
Ceniamo in allegria mentre fuori infuria la bufera,un ultimo scotch e poi andiamo a scegliere le camere, ovviamente da domani dovremo dividerle ma per stasera sono tutte per noi.
“Ok scelgo questa”,”certo la scelta alle signore,se cambi idea io sono nella camera attigua,ti faccio lo sconto”,”non ti conviene aspettarmi buona notte “.
Erik mi provoca,chi crede di essere è lui che non sa cosa perde,mi infilo sotto le coltri e mi godo il lettone.
In piena notte mi sveglio che batto i denti,infilo uno spesso maglione e scendo in cucina, Erik è già lì che traffica con la caldaia, fa' un freddo cane ma vederlo nudo con la mazza che penzola e il maglione è veramente buffo:”Leandra mi sà che la caldaia è morta probabilmente è andata in blocco perché la neve sul tetto ha tappato le prese,certo che potevi pensarci da queste parti nevica molto “,”senti l'architetto di babbo Natale,magari il vento ha fatto danni,che ne dici di smetterla di lamentarti e darmi una mano a accendere il camino sicuramente la canna fumaria è libera”,per un attimo ci guardiamo in cagnesco poi è lui che cede e il suo volto si illumina di un sorriso smagliante.
“Bella e pratica,per fortuna che la legnaia è a pochi passi perché non ci vai tu?”,”morta la galanteria?”,strizza l'occhio e va alla porta.
Più facile a dirlo che a farlo,tra la bufera e almeno un metro di neve al suolo è veramente un'impresa, Erik si carica in spalle due bisacce stracolme di tronchetti e lentamente arranca verso casa.
Quando entra lo bacio,un bacio innocente scoccato a fior di labbra:”sei stato grande,se non c'eri tu domani mi trovavano congelata come un baccalà”,”e allora merito un bacio vero, considerami fuori servizio”,”ci penseremo dopo che avrò smesso di battere i denti”.
Il ragazzo è sveglio,dopo poco c'è una bella fiamma e inizia un po' di tepore e quei fantastici giochi di luce tipici della fiamma del camino :”brrr,ci vuole un po' a scaldarsi,se vai tu a prendere coperte e cuscino ti sei meritato un bacio serio “,”agli ordini mia signora e ricordati sono fuori servizio “,lo mando a quel paese,lui ridacchia e va al piano superiore a prendere le coperte.
Ho ancora i brividi,in certi casi il calore umano è il modo migliore per scaldarsi, appena mi viene a tiro lo avvinghiò tra le braccia e le le labbra cercano le sue,bacia benissimo,in un attimo siamo presi dalla frenesia,le mani scivolano sotto i maglioni ha una tartaruga e dei pettorali niente male e lui sembra gradire il mio seno da come mi strizza i capezzoli.
“Dai,il maglione è largo,infilaci la testa e fammi vedere cosa sai fare”,cazzo è bravissimo,palpa e succhia in modo divino,vorrei non dargliela vinta ma non riesco a trattenere gli ansimi,poi la sua mano si insinua nei pantaloni del pigiama,al solo contatto gli bagno le dita di umori,ho voglia e glielo confesso,lui mi guarda teneramente:”anch'io ti desidero e non per il freddo, questa notte dimentichiamo noi stessi e concediamoci quello che manca a noi due,un po' d'amore”.
Incredibile ma alle sue parole mi sciolgo,ormai accanto al camino si sta bene,ci spogliamo guardandoci fissi negli occhi,al riverbero delle fiamme il suo corpo mi appare bellissimo e da come mi guarda prova le stesse emozioni,ci mettiamo di traverso,lui mi guarda la patatina, percorre le grandi labbra con le dita procurandomi brividi e ondate di calore,io mi dedico alla cappella, gusto le prime gocce di precum,ha un uccello grosso e nerboruto ma con la pelle liscia come seta,ci alterniamo nel darci piacere,lo sento ansimare e dirmi parole nella sua lingua mentre mi dedico al miglior fellatio della mia vita,la verga è enorme ma con pazienza e esperienza riesco a farmela scivolare oltre la gola fino ad appoggiare le labbra al pube.
La sua lingua mi fa impazzire ,il suo cunnilingio mi procura una miriade di piccoli orgasmi e a giudicare dai suoi versi anche il mio servizio è gradito.
Continuiamo a darci reciproco piacere fino a quando mi sento come sciogliere e mi monta un orgasmo fortissimo quasi liberatorio, squirto almeno tre schizzi direttamente nella sua bocca e sul viso:"t'ho,t'ho,bevi,bevi il mio brodino maiale è tutto per te”,sento pulsare e gonfiarsi la verga,faccio due profondi affondi ,si lascia andare e erutta un mare di sperma che a momenti mi strozza.
“Però sei brava”,”tossendo le rispondo:”anche tu non scherzi,non sono riuscita a ingoiarlo tutto ,adesso se ti và vieni qui a scaldarmi un po'”.
“Già è normale è da ieri che non chiavo,ma dimmi tu squirti sempre?”,”scherzi ci vuole una lingua come la tua,mi hai consumato il clitoride “,”ridiamo e ci accoccoliamo vicini.
Passa un oretta è difficile prendere sonno accanto a questo stallone ma non voglio fare la figura dell’affamata:”Leandra dormi?”,”chi ci riesce con sto vento,dimmi !”,”ti và…”.
È quello che aspettavo,annuisco e allargo le braccia:”vieni dimmi come preferisci”,”sei troppo bella ti voglio alla missionaria”,sorrido e spalancò le gambe, Erik mi copre col suo corpo,non c'è bisogno di guidarlo,la grossa cappella trova le via,grazie ai copiosi umori l'asta scivola nella micia,entra poco alla volta come a gustare la nuova conquista.
Ad ogni centimetro è puro piacere,mi sento piena come se la mazza facesse parte di me',quando arriva a cozzare il collo dell'utero sento un leggero dolore ma la via e spianata,lo stringo tenendogli le mani sulle chiappe fino a sentire lo scroto toccare la patata.
Un godimento assoluto,mi sento su una nuvola,lui inizia a muoversi ma sempre con grazia,attivo i muscoli interni per godermi la monta,continua così per un tempo infinito,gocce di sudore mi cadono sui seni,ci guardiamo ed è impossibile non baciarci,mi rendo conto che stiamo veramente facendo l'amore e la cosa mi piace.
È stato solo il primo round, mi ha posseduto in tutti i modi ,non so quante volte ho rivoltato gli occhi e sono venuta,e lui non è da meno,si sa gente come noi può scopare per ore fingendo l'orgasmo,ma questa notte no, continuiamo ad amarci fino a crollare esausti.
Mi sveglio alle dieci stropicciandomi gli occhi, Erik è alla finestra :”mi sa Leandra che non arriverà nessuno,la bufera ci ha completamente isolati, però c'è una buona notizia la caldaia si è rinviata”,”bhe' dato la compagnia meglio così, nevica ancora?”,”ha cessato da poco ma per venire fin quassù ci vogliono i bulldozer,meno male che abbiamo fatto provviste”.
Nell'aria c'è un buon profumo di caffè,mi alzo come un automa e raggiungo il tavolo dove fa bella mostra di sé una tazzona di caffelatte e le brioches scaldate.
”Uhmm bravo,se continui così mi vizi","un modo per ringraziarti della nottata, non ricordo da quanto tempo non godevano così senza farmi pagare “,”dillo a me',forse è la prima volta “,gli racconto le mie esperienze,lui ascolta attento : “incredibile anche tu godi solo a fare marchette e ci troviamo insieme qui da soli,se questo non è destino “,si avvicina mi prende per i fianchi e ci baciamo, nonostante i nostri aliti non profumano di fiori ci lasciamo completamente andare,una sensazione strana diversa,mi ricordo di amiche quando dicevano che l'uomo giusto le ha fatto sentire le farfalle nello stomaco,e ora sta' capitando a me'.
Mi sottraggo spaesata,non è possibile non a me, vorrei andarmene,scappare ma lui mi tira a sé e ci abbandoniamo uno tra le labbra dell'altra.
Ci vuole tempo per riprendermi dal sogno,per fortuna dobbiamo organizzarci per accampare almeno per qualche giorno,una spazzolata ai denti,doccia veloce e poi a trasportare legna,e controllare eventuali danni.
“Brava,bella e solida”,”vorrai dire soda”,”stupida intendevo la baita, sai ogni tanto penso di ricominciare ma sono troppo preso,sai com'è “, sorrido:”è solo questione di organizzarsi”,”e magari trovare chi ti finanzia”,”vero ma se sei bravo come scopi ti assumo io,dai qua c'è foglio e matita fai uno schizzo della baita alla vecchia maniera”.
Forse toccato nell'orgoglio mi strappa i fogli di mano e si mette a disegnare,non scherzava è veramente in gamba:”ok,ok, capito, l'offerta è valida ,io ti pago e se capita ti chiedo gli straordinari “non finisco di parlare che vengo centrata da una palla di neve.
Facciamo la guerra ridiamo come bambini :”Erik ma dov'è l'auto!”,”credo sia quella collina,mi sa che ti tocca spalare ”,lo guardo sorniona facendo la voce da bambina innocente;”eeeh se ti pago diciamo in natura mi dai una mano ?”,sorride a sua volta:”non pago due volte la stessa merce”,mi dò una sberla su una chiappa:”sicuro ho in serbo una specialità “, ride divertito:”dai prendi le vanghe “.
Faticoso ma ci divertiamo come pazzi,il cellulare non prende da ieri ma improvvisamente suona, è il papà di Marco, naturalmente la gita è stata rinviata,mi informa che libereranno la strada tra un paio di giorni,chiede come stiamo e si scusa per il disagio, Erik ha sentito tutto,digli se possiamo fermarci fino a giovedì, glielo chiedo naturalmente mi risponde quanto voglio.
“Ehi, furbacchione io devo lavorare,al massimo rientro mercoledì”,”cominciamo bene,appena assunto e il capo mi dà la prima girata”.
Sono anni che non mi diverto così tanto,se dessi retta al cuore resterei qui isolata in un mondo tutto nostro,ma so che è inevitabile che tutto finisca, meglio godere appieno questi giorni.
Già dal secondo giorno sembriamo una coppia in luna di miele,mangiare,giocare con la neve e soprattutto scopare come ricci,la sera stessa gli ho concesso di godere del mio culetto,per fortuna è asperto e sa come comportarsi se no con quella bestia mi squartava,invece ho toccato vette di piacere mai raggiunte,per la prima volta ho raggiungo l'orgasmo anale, pensavo fosse una leggenda ma devo ricredermi.
Erik è un perfetto compagno di giochi e un ottimo compagno di letto, è arguto, divertente e possiamo parlare di tante cose in comune,mi rendo conto che più tempo passiamo insieme e alcune certezze crollano, anche a letto o dove capita di farlo, sappiamo esattamente i desideri dell'altro.
La terza mattina veniamo svegliati dal rumore di cingoli,la nostra vacanza può finire lì ma entrambi sappiamo che fino a mercoledì non ci schiodiamo da qua.
Unica differenza le cene alla trattoria del paese per poi tornare a giocare tra le lenzuola finché esausti cadiamo in un profondo sonno ristoratore.
Purtroppo il tempo vola, è tempo di rientrare,appena fuori dal bosco c'è campo e gli smartphone ricevono WhatsApp e SMS di chiamate perse, è ora di tornare alla realtà ,ognuno consulta i propri impegni,man mano che ci avviciniamo a casa diventiamo semplici amici,si scherza su certe tardone disposte a pagare supplementi per un bacio,o su imprenditori che amano farsi sottomettere, nessun accenno a noi,forse tutto è finito e sepolto in quella baita.
Per settimane non lo sento non mi và di mendicare un po' di amore, già forse è la parola giusta,un termine che ho cancellato dal mio vocabolario,ci siamo lasciati con un ciao a presto, ognuno di noi ha il telefono dell'altro,certe sere che sono in casa guardo il numero , giro il telefono tra le mani ma poi la tigna mi impedisce di schiacciare quel tasto.
Potrei frequentare la compagnia e sperare che il compagno di quella cagna di Silvana sia via per lavoro, forse è l'unico modo senza fargli capire che mi manca.
Nel frattempo ho preso un periodo di riposo ovviamente non dallo studio,non mi và di incontrare uomini,mi ripeto che è normale che in fondo non sono mai stata una troia affamata di cazzo e il mestiere di escort è solo un hobby ma pensandoci è anni che non passa settimana senza qualche cliente cazzuto pieno di grana che vuole divertirsi senza complicazioni e cosa ancora più strana non ne sento il desiderio.
Un venerdì decido di andare al ritrovo del gruppo,saluto,brindo e mi aggiro tra i tavolini facendo uno sforzo per reggere i loro discorsi frivoli,nella speranza di vederlo,chiedo a Marco di Amilcare il compagno di Silvana:”chi il cornuto?,quello è proprio scemo,accetta tutte le trasferte per fare star bene la signora,come al solito non c'è,dovrebbe essere in Baviera”,”povero,ma non vedo nemmeno Silvana”,”di solito arriva a quest'ora sempre se il suo boy non la distrugge”,sorrido e parlo con altri del gruppo fingendo interesse per i loro stupidi discorsi.
Alle ventitré arriva Silvana accompagnata da un giovane mulatto,dire che ci resto male è poco,ho sorbito pettegolezzi su questo e su quello tutta sera per vederlo, è normale che sia delusa.
Lascio passare del tempo bevo un paio di cocktail e poi mi avvicino a Silvana, è avvinghiata a pomiciare con il nuovo stallone,mi fa' schifo un conto è tradire il proprio compagno altro è farlo davanti ai suoi amici che ridono di lui.
Con sorriso ironico le chiedo:”ti sei già stancata di Erik?”,ha un gesto di stizza :”non parlare di quel bastardo, l'ho mantenuto nel lusso, quando siete tornati gli ho mandato un WhatsApp,manco la gentilezza di rispondere, più tardi ho telefonato niente,muto,credo mi abbia messo il rifiuto di chiamata,avrà trovato qualche tardona da spellare,sai cara certi mercenari fanno così”,sorride e palpa il pacco del ragazzo:”comunque come vedi ci ho guadagnato e risparmio pure”,si volta verso il ragazzone e riprendono a limonare.
Me ne torno a casa delusa e contrariata e che cazzo infondo si può dire che siamo amici,non c'è nulla di male a telefonare.
Quattro o cinque squilli, magari è occupato o ha cancellato il mio numero,sto per interrompere la chiamata:”ciao Leandra che piacere sentirti, scusami questo è il telefono del lavoro,marcati questo”,mi dà il numero personale, sembra contento di sentirmi.
“Ma come mai a quest'ora?”,”taci serata no,ho incontrato anche Silvana con un ragazzo di colore “,”sarà Eddy, lavora per la stessa agenzia,credo si divertirà ma dimmi di tè, a che devo il piacere della telefonata?” Per un attimo non so cosa rispondere:”se sei triste o giù di corda vediamoci anche adesso,sono a casa e non ho nulla di importante da fare,se vuoi ci possiamo incontrare anche ora “,lo desidero ma non voglio farglielo capire,sono due settimane che non faccio sesso e non tocco neanche i sexy toy, vorrei dirgli di venire da me' ma ho paura ad abbassare completamente le difese.
“Lasciamo perdere, volevo solo sentirti però mi farebbe piacere incontrarci per un caffè o un aperitivo”,”lo desidero anch'io,non sai il piacere che mi fa' sentirti,per tè ci sono sempre, ti va bene domani all'ora che vuoi”mentre parla la mano scivola in mezzo alle gambe ,mi masturbo al suono della sua voce calda,sto impazzendo non mi era mai capitato :”domani va benissimo che ne dici di incontrarci in centro vicino alla cattedrale alle 17”,”perfetto abito nei paraggi,non prendermi in giro ma ti confesso che non vedo l'ora “,mi strizzo e tormento il clitoride,la passera è un lago, faccio fatica a parlare normalmente,lo voglio,lo desidero quasi non mi riconosco,con una scusa interrompo la telefonata, prima che mi senta ansimare e urlare l'orgasmo.
Tutta la notte mi rigiro nel letto, vedo sempre l'immagine del suo volto,ho paura,paura di lasciarmi andare per la prima volta con un uomo ma desidero provarci a costo di un'amara delusione.
Giornata campale, sembra non andarne bene una,un cliente che aveva in programma di edificare una serie di villette all'ultimo si è ritirato causa il rifiuto dei necessari permessi,il lavoro per la progettazione del residence va per le lunghe,un collaboratore è in mutua e uno mi ha lasciato su due piedi per passare alla concorrenza, siamo rimasti in tre più la fedele segretaria,ho altre commissioni ma se non consegno i prospetti entro due settimane perdo l'appalto.
Classica giornata di M non riesco neanche a pranzare e al mattino ho preso solo un caffè,il mio AutoCAD fuma devo trovare una soluzione :”Ludovica, recentemente qualcuno ha presentato domanda di assunzione?”,”si Leandra uno ma senza esperienze recenti per questo non ti ho detto nulla”,”bene contattalo, magari è in gamba”.
Lavoro senza sosta,ad un certo punto sento Ludovica che mi chiama ;”scusa se ti interrompo,mi avevi chiesto di avvisarti per un appuntamento,sono le 16.30”.
Accidenti devo interrompere sono indecisa ma poi mi dico che la vita viene prima :”senti cara,che ne dici di mandare una bozza del lavoro a quel architetto disoccupato e digli di provare a svilupparlo,non si sa mai ,io devo scappare “.
Naturalmente trovare un parcheggio in centro è un'impresa, arrivo con un quarto d’ora di ritardo ,arrivo e lo vedo appoggiato a una colonna,mi vede arrivare e il viso si illumina di quel sorriso che mi fa impazzire.
”Scusa il ritardo in certi momenti è impossibile muoversi”,”bhe' per me' è una novità aspettare una donna ma con tè ne vale la pena”,mi stringe le spalle e mi bacia,rispondo con trasporto,un'auto passa e strombazza :”vai all'inferno cretino,tua moglie sta facendo lo stesso nel tuo letto","waw che caratterino,meglio esserti amici”.
Sono in imbarazzo ho perso completamente le staffe:”mi sa che ci vuole qualcosa di forte,dai sali a casa mia lì nessuno ci disturba e se ti và più tardi ti faccio la carbonara”,”dimmi che sono la prima che porti nel tuo Sancta sanctorum”,”non ci crederai ma è così tu sei la prima non permetto a nessuna di invadere la mia privacy “,”quale onore non posso certo rifiutarmi”.
Entriamo un bel appartamentino arredato con gusto,non poteva essere diversamente,un salotto in stile nordico con cucina a vista,in un angolo una parete di cristallo,forse la doccia e la porta che sicuramente da su uno sbarazzo e alla camera :”molto bello complimenti “,”qui entrano solo cose belle”,”da quando fai il lumacone lo sai benissimo che questa sera scopiamo, però prima voglio assaggiare la cucina”,per un attimo il suo viso si rabbuia :”siediti Leandra ti porto un Cognac raro,lo bevo solo nelle grandi occasioni”.
Effettivamente è buonissimo di una marca sconosciuta,mi rilasso tolgo i tacchi e allungo le gambe sul divano :”giornata stressante ti ci vuole un buon massaggio”,mi prende tra le mani i piedi,chiudo gli occhi e mi sento trasportare in paradiso,ha un tocco energico e nello stesso tempo delicato, è tutto il giorno che porto le scarpe sicuramente non i piedi non emanano un buon odore ma non mi passa nemmeno per la mente di dirgli di smettere,dopo qualche minuto di trattamento mi sento come su una nuvola,sento le sue labbra appoggiarsi sulle mie,ci baciamo con trasporto, sensazioni mai provate,solo con lui mi sento amata e la cosa comincia a piacermi.
Interrompe il bacio mi accarezza il viso e i capelli:”riposati,io vado a preparare la cena”,non mi è mai capitato,con lui mi sento sicura e protetta chiudo gli occhi e mi abbandono.
“Su svegliati sono già le otto” ,apro gli occhi e trasalgo ho dormito più di due ore :”scusami non mi era mai capitato”,”si vede che con me' ti trovi bene,se vuoi puoi darti una rinfrescata tra poco metto in tavola”.
Normalmente quando mi sveglio sono uno zombie ma questa volta no ,mi sento languida e desiderosa di coccole, purtroppo è pronto, adesso mi andrebbe bene altro.
“Che dici mangiamo e poi la doccia la facciamo insieme?”,”come dirti di no,lo sai che mi attiri come il miele,se ti dico che non ho mai provato tanto desiderio per una donna ti incazzi e te ne vai?”,”assolutamente no,devo confessarti che ti desidero da quando ci siamo lasciati”,”mi capita di peggio,non solo ti desidero mi piace averti vicino,in quei giorni svegliarmi e trovarti al mio fianco mi dava emozione, non so non trovo le parole giuste o forse ho paura a pronunciare quella parola,ma adesso che ne dici di saziare un altro appetito ci sarà tempo per parlare”.
Mangiamo,mi sento come spaesata lui sembra leggermi nel pensiero,mi prende per mano e andiamo in camera,quella notte tra le sue braccia ho conosciuto l'amore, è stato bellissimo,ci siamo fusi ognuno nel cercare il piacere dell'altro,se è un sogno non voglio svegliarmi.
Ci addormentiamo tenendoci stretti, è la prima volta che provo veramente qualcosa per un uomo,al risveglio è lì che mi guarda:”Leandra mentirei a me stesso se non dicessi di amarti”, le labbra si incollano nel più tenero dei baci.
“Erik cosa stiamo facendo”,”seguiamo il nostro cuore”,”ma è sbagliato sappiamo cosa siamo,prima o poi l'infatuazione finisce e torniamo quelli di prima, è meglio che vada”,mi vesto ,me ne vado piangendo tutte le lacrime che ho in corpo, Erik è a testa bassa e non cerca di fermarmi.
Vago per ore cercando di rimettere in ordine i pensieri,ma poi comprendo che non posso fare a meno di lui,torno a casa sua e mi attacco al campanello,non mi risponde e anche il telefono è muto,rassegnata torno a casa una delle serate più brutte della mia vita.
La mattina vado in ufficio col morale sotto i piedi e la faccia da funerale.
Mi viene incontro Ludovica:”ti ho mandato messaggi e telefonate perché non hai risposto”mi guarda e vede il mio stato d'animo .
“Leandra non ti ho mai vista così,sono anni che lavoro per tè e ti considero un'amica,vai a casa prenditi del tempo , guardati sei uno straccio non puoi metterti a lavorare”.
“Grazie anch'io ti considero un amica forse l'unica ma è meglio che mi concentri sul lavoro se no impazzisco, comunque grazie non potrei fare a meno di tè “.
Mi butto sul lavoro ma non concludo un granché,la mente è altrove :”Leandra devi vedere questo”, Ludovica arriva di corsa con un plico :"guarda,certo non sono architetto ma in tanti anni in questo studio ho imparato a riconoscere un talento “.
Guardo in maniera svogliata,ma poi resto meravigliata, è un lavoro perfetto non saprei fare di meglio:”chi l'ha fatto, è esattamente quello che volevo,un vero capolavoro”,”è di quello che si è proposto per l'impiego ti ricordi che mi hai chiesto di mandare la bozza”,”scherzi,era ieri pomeriggio non può aver fatto tutto questo “,”giuro che non l'ho fatto io”,”chiamalo voglio vederlo sbrigati “,”ehm ci avevo già pensato ma c'è un problema,il tipo vuole lavorare in incognito e a distanza, è strano si tiene in contatto solo con un nickname di telegram, però come vedi non ha firmato il progetto quindi è tuo”.
“È la prima volta che mi capita ma non me lo faccio certo scappare,mandagli il contratto migliore e con un bonus del dieci percento,questo non mi risolleva ma almeno qualcosa va per il verso giusto”.
Ludovica mi guarda interrogativa,cara amica, mia per la prima volta nella mia vita questioni di cuore “,”gli uomini a volte sanno essere cattivi,se vuoi confidarti, magari stasera a casa mia, tanto sono sola e un po' di compagnia fa bene”.
Accetto volentieri, magari mi distraggo, sospetto che Ludovica sia lesbica, non l'ho mai vista con un uomo, ma da quando la conosco mai una avance sempre perfetta e efficiente, è un po' che non faccio sesso con donne forse mi farebbe bene ma non voglio illuderla.
La sera alle otto sono da lei,un appartamentino modesto ma arredato con gusto , tipico di una donna single, mi riceve in jeans e t-shirt mi aspettavo chissà ché,tipo sexy e ammaliatrice,mi bacia le guance, io a fior di labbra, diventa rossa come un peperone,poi si scuote.
Vieni mettiti comoda tra poco è pronto,ero convinta che prendesse l'occasione al volo resto stupita, Ludovica arriva portando l'aperitivo e si siede accanto a me'.
“Dimmi,non ti ho mai vista così “le racconto la vicenda omettendo il mio diciamo hobby,lei ascolta attenta,”Leandra forse hai incontrato l'amore,non devi aver paura, anch'io ho amato e quando è finita ero disperata ma col tempo ho capito che ne è valsa la pena e poi non è detto che debba finire, magari è il compagno di tutta una vita “.
“Ludovica hai capito lui è un gigolò, con me è diverso sento che prova qualcosa per me ma se poi….”,”amica mia ,non tè l'ho mai detto ma tu per me non hai segreti,so benissimo che fai la escort di lusso, non ho mai capito perché ma se adesso c'è un uomo che ti ama,datevi una possibilità ,è stupido soffrire in due”.
Mi scende una lacrima lei la asciuga con la mano, istintivamente la attirò a me e la bacio,lei si ritrae :”non farlo ti desidero,ti ho sempre desiderato ma non voglio che succeda perché hai bisogno di dimenticare,ne rimarrei ferita, meglio rimane amiche un giorno chissà ma non sarò mai il premio di consolazione”.
È una donna intelligente,mi rendo conto che ha ragione, sarebbe stupido scusarsi, ceniamo parlando da buone amiche fino a tarda notte,al momento di andarmene mi accompagna alla porta:”grazie non credevo di trovare un'amica con cui confidarmi, io ti ho sempre vista come la mia segretaria perfetta e non capivo quello che provavi per me,perdona la mia stupidità ti voglio bene”,ci abbracciamo e baciamo sulle guance.
Fino a poco tempo fa,per me' il sesso era solo per soddisfare la libido,ora mi accorgo che c'è di più, Erik, Ludovica,il mio mondo è sconvolto ma ha ragione lei la paura non deve frenarmi è egoismo pensare solo a me' stessa alzando le difese.
È notte tarda quando trovo il coraggio di mandare un WhatsApp ad Erik :”scusami sono stata imperdonabile ho avuto paura di quello che provo per tè ma se me darai la possibilità non farò più lo stesso errore”,con mani tremanti concludo “ti amo,perdonami”.
Guardo il telefono,ho paura di aver rovinato tutto,sconsolata vado a letto quando lo smartphone trilla,ho paura di guardare:”anch'io ti amo,ed è la prima volta,non voglio perderti, ieri mi hai ferito,forse è normale amando, quando vuoi chiamami, ho cambiato lavoro ora se penso a una donna vedo solo tè, buonanotte amore”.
In altre occasioni mi sarei precipitata da lui ma non ora, voglio che tutto sia spontaneo e non legato solo al sesso.
Mi sveglio di soprassalto che non sono neanche le sei, agguanto il cellulare:”,amore desidero vederti,quando puoi passa nel mio studio, voglio essere la tua fidanzata non solo l'amante “,mi alzo vado in bagno e sono pronta a iniziare la giornata,un giorno diverso,un giorno nuovo.
Vado in ufficio con brioche e cappuccini, Ludovica sorride:”ciao capo,ho già fatto colazione ma accetto volentieri “,che persona mi è sempre stata accanto e solo ora ho scoperto che prova sentimenti per me',vorrei fare qualcosa per lei e mi riservo di parlarne con Erik.
Alle undici sento del movimento, è Erik che parla con Ludovica,corro nel suo ufficio ad abbracciarlo :”ehi quanto entusiasmo,la tua segretaria potrebbe pensare male”,”è un amica,la mia migliore amica e confidente un po' è merito suo se sei qui”, Erik si inchina e le fa il baciamano:”grazie di averti come alleata te ne sarò sempre riconoscente,dimmi è severa come capo?”,”il giusto,non la lascerei mai a costo di lavorare gratis”,rido :”occhio che ti ho sentita”,alla scenetta ridiamo tutti di gusto.
“È il momento di farmi vedere la fucina della mia adorabile creativa ,o vuoi mantenere dei segreti?”, “ho già fatto questo sbaglio con tè non lo ripeterò mai”.
Lo porto a vedere tutto, dai tecnigrafi agli autocad di ultima generazione,lui si guarda in giro ammirato :”complimenti, più tardi mi farai vedere qualche tuo lavoro ma ora che ne diresti se ti porto a pranzo”, ovviamente accetto , Ludovica mi guarda con sguardo furbetto:” non ti preoccupare , sposto gli appuntamenti e chiudo io”.
“Grande la tua segretaria c'è qualcosa tra di voi?”,”per lei si ma fino a ieri non l'avevo capito, probabilmente è innamorata ma non voglio farla soffrire “ho un espressione triste,:”Leandra ogni cosa che decidi sono con tè, l'importante è la sincerità,se credi di poter sostenere una vera relazione con lei, tranquilla che sarò sempre al tuo fianco,noi sappiamo che le corna che prudono è quando non c'è rispetto né amore,tipo la tua amica Silvana “,”amica? Non la sopporto a pelle,farei di tutto per fare aprire gli occhi a quel uomo”,”ti confido un segreto,in queste cose sono sgamato,il compagno di Silvana sa tutto ,la casa è videosorvegliata e più di una volta ho visto la telecamera muoversi,magari sono d'accordo e si amano veramente al di là delle apparenze”.
Non ci avevo mai pensato, in fondo tutto è possibile,la nostra stessa vita l'insegna ,sono curiosa mi piacerebbe andare a fondo alla cosa,ma ora l'unico pensiero siamo noi.
“È tardi per preparare,ti va di passare in rosticceria e andare a casa mia”,sorride :”splendido a patto che dopo pranzo mi violenti”.
Le cose non sono andate proprio così, il pranzo è rimasto sul tavolo in cucina fino a sera,abbiamo fatto l'amore per ore perché di questo si tratta o almeno credo non sono mai stata innamorata ma una cosa è certa sto bene quando sono con lui anche solo a guardare la televisione.
Da quel giorno ci frequentiamo assiduamente,ormai ambedue abbiamo smesso di fare marchette,io ho il mio lavoro lui dice di essere benestante, di avere un bel gruzzolo da parte e che cerca un lavoro adatto a lui, più volte gli propongo di venire da me' ma lui nicchia.
Un talento sprecato, perché non accetta il lavoro,mi fido di lui ma inizio a provare un sentimento nuovo,la gelosia.
Il cambiamento di stato d'animo non sfugge a Ludovica,un giorno mi confido :”Leandra a quanto dici Erik non è cambiato,lo senti quando qualcosa non va',io purtroppo ne so qualcosa,con la mia compagna ogni occasione era buona per un litigio e trovava ogni scusa per non venire a letto con me,da quanto mi dici lui dispensa amore, parlagli non lasciare che il dubbio eroda il rapporto,lo sai ti voglio bene e non solo come amica ma Erik mi sembra innamorato”.
La sera stessa l'affronto,quella sera viene da me carico di spesa,mi bacia e si fionda in cucina,prepara manicaretti da leccarsi le dita ,mi viene il dubbio che lavori in qualche ristorante,poi al momento del dessert mi guarda sornione agitando tra le mani una panna montata spray :”adesso pensiamo al dolce”,in un attimo è nudo,spruzza una quantità abbondante di panna sulla nerchia e la avvicina al mio viso.
Lecco fino a renderlo pulito e lindo,adoro la panna ma meglio la sua crema,in un attimo facciamo cadere piatti bicchieri e tutto quello che c'è sul tavolo,ci salgo prendo la bombola e mi spruzzo panna sui seni e sulla micia,la sua lingua mi procura orgasmi a ripetizione,un gioco bello e sensuale, un attimo dopo rotoliamo sul pavimento,i sessi impregnati di panna, mi monta come solo lui da fare,le lingue frullano,il bastone affonda nel mio nido ,ci vuole poco a raggiungere un altro orgasmo squassante,i fluidi si mescolano alla panna,anche il buchetto ottiene la sua parte,ci diamo dentro per almeno un'ora l'ultimo orgasmo lo scarica nella mia bocca, tutt'intorno un disastro ma so che mi aiuterà a pulire e mettere in ordine Erik e fantastico in tutto,sono felice di averlo incontrato.
Facciamo sesso anche in doccia,tra schiuma e scrosci d'acqua tiepida,poi ridendo felici ci mettiamo a ripulire.
A bruciapelo gli chiedo di dissipare i miei dubbi, voglio sincerità:”Leandra fidati di me’,non me la sento per ora di dirti cosa faccio ,credimi non è nulla di male,sto solo aspettando di vedere se il mio lavoro è valorizzato poi ti dirò tutto “,”il tuo lavoro è fare l'architetto ho visto le tue capacità, lavorare per un altro studio non mi pare un atto d'amore”,”perché invece non saper aspettare credi che sia un atto di fiducia? Non ti ho mai mentito e non intendo farlo ora ma devi rispettare le mie decisioni “.
Il primo screzio,ingoio il rospo non voglio che se ne vada,il disagio è palpabile,per la prima volta dormiamo come vecchi coniugi.
Il mattino si sveglia prima,io fingo di dormire,mi guarda con amore e mi accarezza i capelli,poi si prepara,scrive un bigliettino e esce senza fare rumore.
Mi precipito a leggerlo col cuore in gola,”ti amo,non voglio perderti tra qualche giorno saprai la verità,per ora è meglio non vederci,odio litigare con tè “.
Giro e rigiro il biglietto tra le mani, forse ha ragione, non mi ha mai dato modo di dubitare di lui, sono io la sbagliata .
Vado al lavoro con l'umore sotto le scarpe, Ludovica cerca di intervenire:”taci,non c'è niente da dire,sono una scema spero solo di non aver rovinato tutto”.
Passa una settimana di lui nessuna traccia,non risponde né al telefono né ai messaggi,mi sento a pezzi ma non insisto a perseguitarlo.
Passa un'altra settimana,non ho più notizie di lui,mi sento a pezzi,non ho voglia di nulla,vado al lavoro per inerzia senza combinare un accidente, ormai sono convinta di averlo perso,
a metà mattina Ludovica irrompe nel mio ufficio :”guarda qua”,quindici progetti inviati al nuovo dipendente chiedendogli di sviluppare quello che riteneva il più adatto a lui,sono sulla mia scrivania,dodici perfetti,i rimanenti più che validi,strabuzzo gli occhi:”tesoro.., scusa Ludovica,quando li hai ricevuti?”,lei mi guarda languida non le è sfuggito che l'ho chiamata tesoro:”poco fa da un corriere, c'è anche questa busta alla tua attenzione “apro e per poco non svengo è un idea di cui avevo parlato a Erik,la casa dei miei sogni in riva al lago,un bozzetto schizzato a matita,riconosco lo suo stile è del mio uomo.
Abbraccio Ludovica e la bacio,un bacio per niente pudico,desideravo farlo da tempo e nell'euforia l'ho fatto:”scusa, scusa non volevo ma per la gioia non sono riuscita a trattenermi, anch'io ti desidero ma solo col permesso del mio uomo, è lui capisci,il misterioso architetto è lui”, Ludovica è come ubriaca le gambe le cedono,deve sedersi sulla poltroncina.
“Pronto “, finalmente la sua voce calda :”se mi vuoi ancora sono qua sotto “,”siiii ti voglio per tutta la vita,ti prego vieni “.
Ora devo pensare a Ludovica, è pallida come uno straccio,deve desiderarmi molto e quel bacio la scombussolata, le bagno la fronte con una pezzetta bagnata,non posso fare a meno di baciarle i contorni del viso.
“Scusate,arrivo tardi,quando sei libera telefonami”,caccio un urlo:”noo ferma non andartene”, sorridendo mi dice:”scherzavo, finalmente ti sei decisa a lasciarti andare con la tua segretaria, spero che nel tuo cuore ci sia ancora spazio per me' ,ho visto come ti guardava, anche tu provi qualcosa per lei,non devi porre freno ai sentimenti,la mia donna e futura moglie deve essere felice e per quanto posso devo aiutarla”, Ludovica nel frattempo si è ripresa,ci guarda con occhi fuori dalle orbite.
“Cara amica,non ti offendi se ti chiamo così, voglio portare Leandra a pranzo ma questa sera ti aspettiamo a casa del mio amore,non preoccuparti se ti metto a disagio tolgo le tende e vado a dormire a casa mia”.
Ludovica balbetta parole sconnesse,Erik si avvicina e le bacia la fronte:”grazie e non aver paura del tuo sentimento,credimi è corrisposto “.
Mi porta a pranzo nella mia trattoria preferita mentre aspettiamo le pietanze:”credo sia il momento di parlare, adesso mi dici perché,che bisogna c'era di ricorrere a sotterfugi”,”cara a volte l'amore annebbia la mente,volevo essere certo di meritare di lavorare con tè non solo perché ci amiamo “,resto in silenzio,non posso darle torto,ho ammirato il lavoro di uno sconosciuto per la sua abilità,che uomo.
“Però non farmi più soffrire,sapessi che peso non vederti né sentirti per giorni,lo so una come me' non dovrebbe dirlo,ma quando non ti vedo mi manca l'aria “,”scusami ma dovevo mettermi alla prova, però ti ho fatto un regalo che spero gradisci”, sorrido:”bhe' sono curiosa,finora gli uomini mi facevano altri regali, vediamo se sei all'altezza “,”spero, hai presente il disegno della tua casa dei sogni,questa è la realizzazione in 3D sul terreno urbanizzato che ho acquistato “,”ma tu sei matto ti sarà costato un patrimonio “,”ma che dici gli ho guadagnati con un lavoro del cazzo “,ridiamo a crepapelle non riusciamo più a smettere.
Arriva il cameriere,lo conosco da sempre, Leandra chi è questo bel ragazzone che riesce a farti ridere”,”non ci crederai è il mio fidanzato “,”era ora ero stufo di vederti mangiare da sola,la tratti bene,la conosco da quando era una ragazzina,ti porto il solito?”,’direi di no,oggi si festeggia “.
Usciamo dalla trattoria pieni e un po' brilli:”non è il caso di prendere l'auto che ne diresti di una passeggiata “,”ottimo, farò morire d'invidia ogni uomo che ci incontra “, passeggiamo per un oretta poi torniamo all'auto,mi viene in mente una sua frase,non dovrei chiederlo ma è più forte di me' :”quando parlavi con Ludovica dicevi sul serio”,”certo è cotta di tè e a me non darebbe fastidio dividere con lei il tuo cuore”,”no, dicevo un altra cosa, vorresti veramente sposarmi?”
“Certo anche subito, non è necessario un foglio di carta, però mi piacerebbe portarti all'altare”,non finisce la frase che le labbra si incollano, adesso sento veramente le farfalle nello stomaco, pomiciamo come ragazzini al primo appuntamento,il giorno più felice della mia vita.
“Leandra dobbiamo rientrare magari Ludovica trova il coraggio e viene,bisogna preparare qualcosa “,”che sciocca mi stavo dimenticando di lei, Ludovica non lo farebbe mai,che dici cucini tu, magari io mi preparo “,”non esagerare non vorrei che gli prenda un infarto,direi di mettere il vestitino giallo a fiori,senza calze né reggiseno, è sexy ma non sfacciato, l'ideale per la prima volta “.
“Erik, non so se è giusto,non vorrei disinluderla “,”ho visto come la guardi,un uomo e una donna, l'ideale per la tua vita,sai l'importante tra noi è la sincerità,se un domani dovessi provare qualcosa per qualcun altro voglio essere il primo a saperlo”,”dovrebbero atterrare gli alieni,su questo pianeta ci sei solo tu,magari qualche volta…”,”parli di trasgredire,ora non ne sento la necessità ma se capiterà saremo sempre insieme o quantomeno d'accordo” .
Alle otto ancora non si vede nessuno, l'arrosto è pronto e le patate nel forno:”mi sa che non verrà “,”credi, secondo me troverà il coraggio, è una vita che ti desidera è la sua occasione “,manco a dirlo suonano alla porta,mi sistemo i capelli e vado a aprire.
È splendida,un abitino nero che mette in risalto le forme prosperose un leggero profumo floreale,collanina e orecchini pendenti e un paio di scarpe da farmi invidia.
“Benvenuta tesoro entra,sei uno schianto, Erik sta mettendo in tavola,la bacio e questa volta sul serio,per un attimo sembra sottrarsi poi dischiude le labbra alla mia lingua,un bacio carico di passione,i nostri seni strusciano tra loro,la stringo tenendola per le chiappe,siamo in preda alla frenesia erotica.
“Ehi ragazze non voglio disturbare ma almeno chiudete la porta, potreste fare prendere un infarto a qualcuno”,ci scuotiamo torniamo in noi:”scusa non dovevo è meglio che me ne vada”,la prendo per un braccio chiudo la porta e l’avvinghio in un altro bacio senza darle il tempo di reagire.
“Ho capito, mangerete più tardi, adesso andate in camera e non pensate a me,vado in studio e mi occupo di sviluppare un idea”.
Quasi con violenza la sbatto sul letto, lei si abbandona passiva ai baci e alle carezze ,gli arrotolo il vestito e mi getto tra le sue gambe,ha il perizoma zuppo la patata,pelosa luccica di umori,il suo profumo mi arriva dritto al cervello,lecco il miele che fuoriesce copioso e infilo le dita,lei,ansima a fiato corto,la lecco a spatola dal clitoride al piccolo pertugio,si agita come una biscia,e si lascia andare a una miriade di piccoli orgasmi.
“Siiiii, finalmente,sono la tua troia,ti sarò sempre fedele come un cagnolino,dai,così, così oooh cazzo vengo ,vegoooo,bevi,bevi”,il primo di una serie di orgasmi,ci mettiamo a 69 nutrendoci dei nostri fiori,le dita si insinuano ovunque,la sua tana all'apparenza stretta riesce a ricevere tre dita con facilità, è un lago a cui mi abbevero, anche lei sa come fare godere una donna, beviamo mai sazie i nostri squirt,i visi sono impiastricciati di brodino,poi è il momento dei baci che sanciscono la nascita di una relazione.
Erik ci trova così nude, sudate,con i capelli arruffati,e le facce sporche del nostro sperma, ragazze scusate l'interruzione è passata la mezzanotte, volete mangiare ,io vi ho aspettate”, Ludovica cerca di coprirsi ma così è ancora più sexy, Erik sembra ignorarla mi si avvicina e lecca il mio viso:”buono,sarebbe un piacere leccarla e allora cosa avete deciso,io ho preparato il divano letto la camera è tutta per voi”.
Erik è un grande,pian piano anche Ludovica sembra mettersi a suo agio,andiamo a tavola,lui vestito, Ludovica avvolta in un asciugamano e io completamente nuda.
“Erik è fantastico e come fai a infornare le patate così sono buonissime e non parliamo dell'arrosto devi assolutamente passarmi la ricetta”,”cara amica avresti dovuto provarle appena sfornate ma credo che per voi ne sia valso la pena aspettare,meno male che il microonde fa miracoli”.
Ormai in casa regna il buonumore Ludovica si scioglie il nodo del asciugamano e anche lei resta nuda, Erik si comporta benissimo,nessun sottinteso nessuna allusione nonostante che Ludovica sia oggettivamente bellissima,finito di cenare sparecchiamo,poi lui si sistema sul divano e noi in camera da letto.
“Leandra mi sembra di ferirlo,non è giusto che lui dorma sul divano”,’tesoro mio amore vuole dire anche sacrificarsi per il bene dell'altra,lui sa quello che provo per tè è stato lui a spingermi a questo passo e ne sono felice’”.
Non so dire esattamente quello che provo per Ludovica è un mix di desiderio e riconoscenza per essermi sempre stata vicina ma durante la notte,sotto i suoi baci e le sue carezze comprendo che non è solo desiderio carnale
ma provo coinvolgimento emotivo,ho soddisfatto tante donne per lavoro ma con lei è diverso.
Facciamo sesso senza trascurare nulla dei nostri corpi,le mani palpano le labbra baciano e succhiano dai capezzoli irti alle dita dei piedi,un crescendo di passione che ci porta a orgasmi squassanti.
Ora è il momento della conoscenza, le prossime volte tirerò fuori i giocattoli, continuiamo a godere di noi fino allo sfinimento poi ci abbandoniamo a un sonno ristoratore.
Durante la notte penso ad Erik, all'ennesima prova d'amore, chissà cosa avrà provato,a sentire gli ansimi e i guaiti, povero caro,sento in ogni momento di amarlo di più.
Al mattino ci svegliamo che siamo tutte due uno straccio,ci trasciniamo verso la cucina, Erik sembra dormire, sarà stata dura per lui prendere sonno,accendo la macchina del caffè mi giro e vedo Ludovica fissare la verga del mio uomo:”mamma che bestia, con quella arnese potrebbe fare del male”,”no cara , sa usarlo come un piumino e dispensa solo piacere,scusa la domanda ma tu non sei lesbica?”,”da giovane ho avuto rapporti etero ma senza la dolcezza che sa dare una donna”,”mi sa che ai trovato dei buzzurri credimi scopare con l'uomo giusto è fantastico,ti và di toccarlo?”,”titubante si avvicina e lo tocca :”è durissimo ma con la pelle setosa”,forse finge di dormire ,al tocco delle sue mani la mazza si impenna e diventa più grossa :”mai succhiato un cazzo?,se vuoi prova ti assicuro che non morde”, Erik si agita nel sonno,non finge, probabilmente sogna di fare l'amore con me.
“Ludovica non me la sento”,”da come lo guardi non si direbbe,dai lasciamolo dormire e prepariamo la colazione, il mio amore se lo merita”.
Mi segue ma la vedo agitata, toccare la mazza del mio uomo deve avergli fatto effetto,mi avvicino è le metto la mano sulla passera è un lago,sorrido e lecco le dita bagnate dai suoi umori.
“Credimi Erik è fantastico,io non sono gelosa,se mai ti và e lui è d'accordo potremmo fare dei triangoli meravigliosi,solo l'idea che mentre ti scopa mi lecchi la figa mi fa bagnare ma non pensiamoci,come si dice, se sono rose fioriranno e la tua rosellina ne sarebbe felice”.
Stoppo l'argomento perché la mette a disagio, nel frattempo il mio amore si sveglia,si avvicina e mi bacia,il battocchio preme sul mio pancino,non riesco a farne a meno mi inginocchio e inizio un servizietto sotto gli occhi spalancati di Ludovica,lecco l'asta nerbata,palpo lo scroto gonfio sapendo che tra poco mi nutrirò del suo frutto, Ludovica guarda la cappella lucida e violacea che ogni tanto sparisce tra le mie labbra:”dai non stare lì impalata dammi una mano,vedrai che il suo succo ti piacerà”, Erik sorride divertito alle manovre per convincerla,ci vuole un po' ma poi si avvicina e si mette in ginocchio accanto a me, stringe l'asta con timore:”senti come pulsa al tuo tocco,dai prova a muovere il polso vedrai che è piacevole,so senti come vibra,e vedrai come è buona la sua cremina,dai prova a assaggiare la cappella “, Ludovica da dei colpetti di lingua sul glande, sembra prenderci gusto,ci dedichiamo in due,succhiamo e ci baciamo, oramai ha perso ogni pregiudizio, a turno lo infiliamo fino infondo,le labbra di Ludovica riescono a toccargli il pube, mentre una pompa l'altra lecca lo scroto,siamo due porche, mentre gli facciamo il pompino ci sditaliniami a vicenda, Erik ansima e pronuncia frasi incomprensibili,si gode il trattamento fino a che non riesce più a resistere o forse capisce che è il momento di svezzarla:”ragazze sto per venire,siete bravissime”,aspettiamo il premio a bocca aperta che non tarda a venire,fiotti di sperma ci c'entrano in bocca e sul viso, dividiamo da buone amiche.
“Tesoro come ti sembra",”pensavo peggio ma preferisco il tuo miele”,”non sembrava da come mi hai ripulito il viso, ammettilo che ti piace “,mi fa' una pernacchia,ormai giriamo nudi per casa,sono le 7.30 del mattino il tempo di finire colazione e prepararci e iniziamo la prima giornata di lavoro insieme.
Certo non è facile con due galli nel pollaio,ogni tanto si discute per delle sciocchezze ma il risultato è sempre un lavoro al di là delle aspettative.
Con Ludovica ogni tanto abbiamo sessioni d'amore a casa sua,non me la sono più sentita di coinvolgerla ma vorrei fosse lei a fare il primo passo, Erik è d'accordo e non mi fa sentire in colpa.
Tutto procede al meglio, naturalmente diventiamo soci,unendo le nostre forze in breve tempo sbaragliamo la concorrenza, ogni tanto ci prendiamo dei giorni per seguire i lavori della casa al lago,quando andiamo durante i weekend viene anche Ludovica,la speranza è che stando insieme si decida al grande passo , parrebbe inlogico e fuori dagli schemi ma sogno con lei una famiglia allargata magari con figli.
Erik ne sarebbe felice,del resto le nostre esperienze ci portano a considerare un'altro affetto nella nostra vita ,non c'è gelosia ma comprensione reciproca, certo un po' mi sento in colpa specie quando lo lascio solo per incontrarmi con lei.
Un giorno ricevo l'invito di Marco per partecipare alla festa del suo compleanno, avviso che sono insieme a Erik, ovviamente estende l'invito anche a lui e un venerdì sera andiamo alla grande villa dei suoi genitori.
Come al solito ha fatto le cose in grande,del resto non ha altro a cui pensare certo non invidio la gente come lui ,vuota e senza interessi,ma solo il fatto che mi hai fatto incontrare Erik me lo rende simpatico.
Le solite chiacchiere di circostanza,presento Erik come mio socio e fidanzato, qualche oca sogghigna ricordandosi che era uno dei boyfriend di Silvana, altre mi guardano con invidia,con è certo l'ambiente per noi ma la musica e i beveraggio sono ottimi,era da tempo che non ballavo così tutto sommato serata non male.
A mezzanotte arriva Silvana,questa volta a braccetto con Amilcare il suo becco,passa tra i tavoli come una farfalla ridendo e scherzando con tutti, Amilcare è sempre dietro a lei e la guarda con ammirazione come fosse una dea, poveretto un po' mi fa pena.
Mentre usciamo dalla pista ci intravede ,con sguardo gelido fissa Erik,torna a sedersi ma poi si alza di scatto e viene incontro a noi con sguardo sarcastico ma si vede che è nervosa.
“Non pensavo che una come tè si facesse accompagnare da uno come lui,strano che una come tè non batta chiodo, hai tanto la puzza sotto il naso e poi ti presenti con un uomo a pagamento “, Erik sorride niente affatto offeso :”ciao Silvana, finalmente ti vedo col tuo uomo,io e Leandra ci siamo fidanzati,mi presenti Amilcare?”
“Vai a farti fottere stronzo,almeno ti paga bene questa troia”,”Silvana tesoro,non prendertela,pagarlo? Sei pazza siamo soci e presto ci sposeremo,non sai quanto ti ringrazio che ci hai fatto incontrare, comunque ha ragione Erik,perché finalmente non ci presenti il tuo fidanzato “.
Gira i tacchi e se ne va nera come il carbone,ci mettiamo a ridere :”povero allocco,rovinarsi per una così”,”dici,ho qualche dubbio,poi ti spiego”,resto sorpresa ma poi suonano un valzer, Erik mi porge la mano e andiamo in pista a ballare.
In breve facciamo il vuoto attorno a noi tutti si fermano a guardarci, è ovvio, un escort di lusso e un gigolò devono per forza essere bravi nel ballo,fa parte del mestiere, Silvana ci osserva imbronciata,strattona in malo modo il suo ragazzo e se ne và dalla festa.
Arrivati a casa un ultimo flute di bollicine:”perché dicevi che forse Amilcare non è poi così stupido?”,”sai amore,con quello che facevamo era normale rimanere concentrati su tutto,a volte per non venire troppo presto mi guardavo in giro e pensavo ad altro”,”riuscivi a mantenere l'erezione?”,”certo amore allenamento “,”accidenti Certo che per noi donne è più facile bastano due moine e un buon lubrificante, e allora che hai scoperto, adesso sono veramente curiosa”.
“Bhe' , si è voluto poco a capire che la loro casa è videosorvegliata, Silvana teneva sempre le luci accese, diceva che era un vezzo ma ho capito da subito che era ben altro,vedevo l'occhio magico spostarsi, sicuramente Amilcare si godeva le scopate della sua donna, figurati che spesso si metteva in pose a dir poco teatrali e non ti dico le urla”,”hai capito,allora Amilcare è un guardone “,”chissà magari per loro è solo un gioco e si amano veramente “.
Rifletto sul nostro passato effettivamente potrebbe essere così, quasi quasi mi verrebbe la voglia di sincerarmene magari provando le doti del fidanzatino mentre Erik l’incula, lui,mi guarda:”non provarci a loro va bene così,se decidono di alzare l'asticella se ne può parlare,ma ora pensiamo a noi”.
Notte favolosa dopo i valzer le danze continuano volteggiamo nel letto,ci amiamo fino allo sfinimento,verso mattina ci addormentiamo felici e soddisfatti,ho trovato l'uomo con cui passare la vita.
A tarda primavera la casa è finita, traslochiamo qualche mobile , giusto quelli a cui sono affezionata,a maggio l'inaugurazione,ci siamo noi tre (io , Erik e Ludovica),i miei genitori e sua sorella arrivata dalla Norvegia, più qualche amico,ormai si parla di matrimonio,una bella festa con le poche persone care.
Ad una certa ora gli ospiti cominciano ad andarsene alla spicciolata, rimaniamo noi tre e la sorella che si fermerà un mese con l'intenzione di visitare l'Italia .
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